SAN MANGO - TRATTO DA:
Il Popolo di Roma - 28 luglio 1938
(di Felice Manfredi)
L'aurora, nel meraviglioso cielo di cobalto, striato in lontananza, da tenui ed evanescenti macchie di nuvolette bianche, gareggiano, in trilli melodiosi ed in
voli, tutti i primi cantori della natura: sono passeri dal volo rapido che solcano l'immensità eterea, sono rondini che elevano il loro canto sempre giovane di vita.
Dall'alto di una balza osserviamo con occhio ammirato lo spazio lussureggiante di verde che ci si apre dinanzi e la pupilla spazia e percorre questo breve tratto di
terra, sempre feconda, che racchiude tanta, vita, agreste e sana.
Coronata, dai colli, festanti di uliveti e di vigne, sorge S. Mango, le cui origini sembra siano da ricercarsi nell' antichità principesca e feudale; dicesi
precisamente che sia stata fondata dal Principe d'Aquino, dimorante a Castiglione Marittimo.
Ebbe tre nomi: «Muricciuolo», «Casale» e infine «S. Mango».
Ma ritorniamo a noi che, dalla balza, elevata, seguiamo, sognanti, questo meraviglioso spettacolo naturale, che incatena e trascina l'animo verso mondi irreali
della chimerica fantasia: mondi di felicità fuggente, mondi di amore infinito...
Il carro del fulvo Sole comincia già a far capolino di tra i monti; il paese ...........